Molti sostengono non ci sia una vera opposizione a questo governo ed ai pessimi e spesso disumani provvedimenti che sta prendendo. Lo affermano persone preoccupate per lo strapotere di Salvini e per l'atteggiamento prono del M5S, che pare disposto a qualsiasi cosa pur di conservare le poltrone. Anche autorevoli commentatori di importanti quotidiani rimproverano al Partito Democratico di fare un’opposizione debole, di non avere proposte politiche o di trascurare tematiche quali la lotta alla povertà ed alle diseguaglianze sociali, che in realtà sono al centro dell’attuale programma; ne è un esempio l’articolo di Piero Ignazi su Repubblica del 6 agosto, Ora il PD pensi ai più deboli . 

In realtà il Partito Democratico ha delle proposte chiare e sta facendo opposizione, eccome. 

C'è un'opposizione dura in Parlamento, che si è espressa in tante battaglie. Prima fra tutte quella contro il Disegno di legge Pillon, nella quale l'azione delle e dei parlamentari si è saldata alla mobilitazione di piazza delle donne, anche del PD; essa ha portato per ora ad una parziale vittoria, l'accantonamento del disegno di legge in vista della presentazione di un testo unificato che accolga più proposte. Si è costruita su questo tema una saldatura fra Parlamentari, Partito territoriale e Società civile che permetterà la prosecuzione di una forte mobilitazione, probabillmente necessaria anche sul testo unificato che sarà proposto dallo stesso Pillon; essa può essere un esempio di buona prassi da ripetere su altri temi. 

Molto importante la mozione di sfiducia al ministro Salvini, per le troppe zone d'ombra sui rapporti suoi e della Lega con la Russia di Putin, che si rifiuta di spiegare davanti al Parlamento, accompagnata da una raccolta di firme per le sue dimissioni.

Tuttavia per costruire un'alternativa a questo Governo per il paese la battaglia parlamentare non è sufficiente.

Occorre fare proposte che siano concrete ed al contempo siano  iscritte in un orizzonte valoriale radicalmente diverso da quello espresso dalla Lega, che arrivi al cuore oltre che alla testa di chi non ha più votato il nostro Partito, e spesso si è ritirato nell'astensionismo. Un orizzonte che sia anche evolutivo rispetto a ciò che ha condotto alla sconfitta elettorale del 2018.

Come scrive Giuseppe Provenzano, responsabile per le politiche per il lavoro nell’attuale Segreteria naizonale del PD,  nel libro: "La sinistra e la scintilla. Idee per un riscatto" (Donzelli, 2019) "la politica non può ridursi a mera competizione tra programmi ... ma tra concezioni diverse del carattere da dare ad una comunità, gli obbiettivi, i fini, i valori" . Si deve trovare una risposta "alle domande di senso che attraversano e perturbano la società: verso dove andiamo, che direzione diamo alle nostre vite? Qual è la giusta relazione con la natura e con il prossimo? Qual è la dimensione della felicità?"

I diritti sociali e i diritti civili, la giustizia, l'uguaglianza sostanziale, il buon lavoro, la cura dell'ambiente, la parità delle donne che tutte queste istanze attraversa, sono i pilastri di una nuova politica.

Su questi pilastri il Partito democratico sta costruendo la sua proposta e conducendo la sua opposizione: il lavoro giusto che tuteli i diritti di lavoratrici e lavoratori, la tutela dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile come motore di crescita, investimenti nell'Istruzione, che torni ad essere motore di mobilità sociale, investimenti nella sanità, un fisco equo che riduca le tasse ai redditi più bassi.

Sul disegno del futuro dell'Italia il Partito democratico ha lanciato anche la Costituente delle idee , ben spiegando l'orizzonte di senso in cui si inscrive questo progetto, come si può leggere sulla piattaforma digitale:

“ Voltare pagina sigifica...

• una società giusta, dove nessuno sia condannato al fondo della fila in ragione del luogo o della famiglia dove è nato, del genere o della generazione

• una protezione sicura per chi ne ha bisogno

• un lavoro retribuito il giusto a chi lo ha o lo cerca

• uno Stato vicino a chi crea occupazione e benessere

• un civismo fondato su diritti e responsabilità

• una scuola pubblica e una formazione lunga una vita perché senza un sapere vivo figli e nipoti saranno meno liberi.”

La consultazione per la Costituente si svolge sia nei territori che in rete. Cittadine e cittadini, iscritte/i, circoli e organismi territoriali del Partito democratico sono chiamati a integrare le proposte del Partito Democratico su 10 temi: Lavoro, Ambiente e sostenibilità, Politica industriale, Infrastrutture, Istruzione, Sanità, Fisco ed equità, Sicurezza, Misure per lo Sviluppo del Mezzogiorno, Sistema pensionistico equo, anche utilizzando la piattaforma digitale che si può trovare QUI

Il percorso si concluderà con un grande evento l'8 e il 9 novembre.

Parallelamente alla Costituente delle idee, il Partito democratico lancia azioni di lotta politica concrete: la petizione al governo Una, o nessuno , per chiedere di dichiarare lo stato di emergenza climatico e ambientale, con 5 forti proposte per la riconversione economica della nostra ecologia, per la quale si stanno raccogliendo firme.

Inoltre è di questi giorni la proposta di Nicola Zingaretti di una grande mobilitazione contro questo governo che sfoci in una manifestazione in autunno.

Perché queste azioni, il lavoro delle/dei parlamentari, le proposte politiche, il Viaggio per l'Italia del Segretario, che incontra realtà produttive, lavoratori di aziende in crisi, società civile non vengono percepite come opposizione? Come riuscire a comunicare, a trasmettere questo complesso di valori,  contenuti, proposte, iniziative e mobilitazioni?

Penso che sia necessario lavorare meglio su due fronti, con il fine ultimo e comune di sviluppare la partecipazione politica di iscritte/i, simpatizzanti, cittadine/i attive/i, in un orizzonte strategico di sviluppo di forme di democrazia partecipativa e deliberativa, come propone Giuseppe Provenzano.

Il primo è quello dell'interazione digitale e social, non solo comunicazione ma scambio, con strumenti e un linguaggio radicalmente diversi da quelli dei nostri avversari politici, che fanno grande uso di Fake News, linguaggio d'odio, profili falsi e "Bot"; questo rende la partita certamente molto complessa, poiché richiede il coinvolgimento di molte persone che devono essere formate sulla cultura e la comunicazione digitale, inoltre la  sperimentazione e il lancio di piattaforme digitali interattive, i cui primi passi sono stati fatti, con la Costituente delle idee.

Il secondo fronte è un'apertura del Partito al lavoro dei territori, rivolgendosi, come scrive Provenzano nel libro prima citato al "mondo là fuori" , quello delle tante persone che ci chiedono di essere uniti e "fare opposizione", e poi il mondo "vivo e plurale" dell'associazionismo, del volontariato, del sindacato, dei comitati civici, dei movimenti delle donne e quello dei giovani a tutela dell'ambiente e dei beni comuni. 

Occorre trovare canali di dialogo e di scambio in un processo a due direzioni che arricchisca le proposte del Partito democratico e al contempo offra a questo mondo civico canali di rappresentanza che spesso non hanno. E questo anche aprendo ai territori e ai simpatizzanti le nostre sedi, una grande ricchezza troppo poco utilizzata con spirito di servizio - facendole diventare luoghi a disposizione delle comunità,  di comitati, associazioni, gruppi informali di cittadini che cerchino un luogo in cui riunirsi per costruire un'azione politica o sociale, o magari anche solo per fare un gruppo di lettura, o un luogo di scambio e mutuo aiuto su problemi comuni.

Tutto questo non può prescindere da una valorizzazione di militanti e simpatizzanti, quelli che desiderano fare qualcosa anche di concreto contro l'attuale strapotere politico e culturale salviniano, donne e uomini di tutte le età che hanno voglia di mettere a disposizione intelligenze, professionalità, mente e cuore per rendere la nostra società un luogo migliore in cui vivere.