IL PIANO ARIA CLIMA: UNA SFIDA PER IL COMUNE DI MILANO

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IL PIANO ARIA CLIMA: UNA SFIDA PER IL COMUNE DI MILANO

              

Il Consiglio Comunale di Milano  ha approvato il 20 dicembre 2020 il Piano Aria e Clima; esso segna l’impegno strategico del Comune per contribuire all’abbattimento dell’inquinamento atmosferico e per la diminuzione delle emissioni di C02.
Il Piano è di grandissima importanza, se consideriamo che l’area metropolitana di Milano è in base ad uno studio  del Global health institute pubblicato di recente fra le più inquinate nel mondo: una situazione che causa centinaia se non migliaia di morti premature ogni anno.
Il Piano intende inoltre contribuire in modo significativo alla lotta al  cambiamento climatico, che deve essere combattuto attraverso impegni e politiche che dal livello globale si declinano su scala nazionale, regionale, locale, per arrivare al cambiamento delle abitudini di vita dei singoli cittadini e cittadine.
Come rileva Caterina Sarfatti nell’articolo “La transizione ecologica non è politicamente neutra: le città siano al centro”, pubblicato in Altraeconomia, nelle grandi città e aree metropolitane i Sindaci “... attori spesso ignorati quando si tratta di transizione, hanno invece un ruolo cruciale. Possono mettere in campo programmi di efficientamento delle case popolari, possono occuparsi di rendere il trasporto pubblico locale più sicuro e più accessibile, possono aumentare il verde nei quartieri più periferici, possono ridurre l’inquinamento nelle zone più degradate e meno vivibili. Possono creare quelle alleanze con sindacati, imprese, società civile, giovani necessarie a rafforzare politiche ambientali ambiziose e inclusive.”
Il Piano Aria e clima si colloca proprio in questa prospettiva; esso è un dispositivo trasversale e di indirizzo generale che intende influire e connettersi con tutti gli strumenti di programmazione del Comune e con tutte le politiche.
La versione definitiva dello stesso sarà approvato al termine di un percorso consultivo sia dei Municipi che di cittadine e cittadini; questi ultimi possono scrivere le proprie osservazioni fino al 25 febbraio sulla. Piattaforma on line del Comune.

Obbiettivo di lunga durata del Piano è quello di rendere entro il 2050 Milano Carbon Neutral e con una qualità dell’aria che rispetti i severi parametri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, avendo inoltre sempre come orizzonte l’inclusività e l’equità. Questo attraverso obbiettivi di breve,, di medio e di lungo periodo
Il Piano Aria e Clima si articola in 5 ambiti di intervento a medio termine, cioè per la Milano del 2030; ogni ambito è articolato in obbiettivi, a loro volta declinati in 49 azioni specifiche.

1. Milano Sana e Inclusiva: una città pulita, equa, aperta e solidale: 
5 obbiettivi da raggiungere attraverso 17 azioni fra cui: revisione del piano dei tempi, monitoraggio e miglioramento della qualità dell’aria, promozione dell’Economia circolare ai fini della riduzione dello spreco, progettazione urbana sostenibile negli spazi pubblici e privati. In questo ambito viene citata l’esperienza del il Regolamento per le “eco feste” scolastiche lanciato dal Municipio 3 per ridurre i rifiuti, valorizzare l’educazione alla raccolta differenziata, eliminare la plasticapromuovere i prodotti a Km zero;

2. Milano Connessa e altamente accessibile: una città che si muove in modo sostenibile, flessibile, attivo e sicuro: 
2 obbiettivi e 4 azioni: aspetti salienti la diminuzione del traffico automobilistico privato, l’incremento dei percorsi ciclopedonali, la progettazione e sperimentazione di una area di milano a 0 emissioni;

3. Milano ad energia positiva: una città che consuma meno e meglio.
5 obbiettivi in 12 azioni: fra questi la decarbonizzazione del 50% degli edifici Comunali, anche con la ristrutturazione degli edifici ERP e pubblici, ristrutturazione del patrimonio privato riduzioni dei consumi di energia , ristrutturazione degli edifici di edilizia residenziale pubblica, 45% dell’energia consumata a Milano da fonti rinnovabili, a partire dai pannelli fotovoltaici suti tetti degli edifici pubblici;

4. Milano Più fresca: una città più verde, fresca e vivibile che si adatta ai mutamenti climatici.
3 obbiettivi da realizzare attraverso 8 azioni, che comprendono la forestazione urbana, sia l'incrementando le piante che il verde su facciate e tetti, la de-pavimentazione del suolo per aumentare la superficie drenante, azioni per diminuire l’effetto “isola di calore”;
5. Milano Consapevole: una città che adotta stili di vita consapevoli
Questo è un aspetto molto interessante del Piano: esso si può infatti realizzare solo se è accompagnato da un incremento di consapevolezza di cittadine e cittadini, sia residenti che utilizzatori della città rispetto al contrasto del cambiamento climatico e dell’inquinamento, promuovendo l’adozione di stili di vita consapevoli e sensibili all’ambiente. 3 obbiettivi e otto azioni per realizzarli, finalizzati a sensibilizzare cittadine, cittadini e imprese ed a coinvolgerli attivamente in pratiche di resilienza al cambiamento climatico.

Il Piano prevede una governance molto articolata; esso si raccorderà con i livelli e i programmi Metropolitani, Regionali e nazionali, rafforzando le connessioni e le relazioni istituzionali fra le diverse amministrazioni; inoltre promuoverà partnerariati pubblico-privato per gli aspetti più innovativi e sperimentali delle azioni del piano.
Infine è previsto il coinvolgimento dei cittadini che potranno partecipare attivamente nel costruire una Milano “a zero emissioni di Co2" . E qui arriviamo all’aspetto critico del Piano Aria e Clima: esso nella formulazione attuale non prevede un ruolo per i 9 Municipi. Eppure molte azioni del piano possono essere realizzate in modo adeguato solo se governance, programmazione delle azioni e loro attuazione sono gestite in una stretta collaborazione con il Decentramento amministrativo. Essi sono infatti gli organi rappresentativi più vicini alle esigenze di territorio e cittadini, con una rete di relazioni e di contatti diffusi in tutti i quartieri della città, punto di riferimento per gli abitanti, per le associazioni e la cittadinanza attiva del territorio di riferimento.
Non c’è Ambito di azione del Piano nel quale il coinvolgimento attivo dei Municipi non abbia un ruolo fondamentale: per citare alcune azioni a titolo esemplificativo, ma non esaustivo: l’incremento dei percorsi ciclopedonali, che devono essere realizzati anche sulla base delle indicazioni dei Municipi, l’individuazione delle aree più sensibili da tutelare dall’inquinamento da traffico, l’individuazione delle aree da trasformare in “Carbon neutral”, le azioni per l’attuazione della città a 15 minuti, il programma pluriennale di piantumazione. E prima fra tutti l’Ambito 5, relativo alla sensibilizzazione, formazione e promozione della partecipazione della cittadinanza,
Mi auguro che nella stesura definitiva del Piano Aria e Clima questa mancanza sia superata, perché l’attivazione e il raccordo con i Municipi può svolgere un ruolo cruciale nel Piano e sarà certamente una delle chiavi del suo successo.

I materiali e le informazioni relativi al Piano Aria e Clima si trovano qui .

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18 February 2021