LAMBRATE STREAMING: RIGENERAZIONE DI UNO SCALO

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LAMBRATE STREAMING: RIGENERAZIONE DI UNO SCALO

               

Il 4 giugno è stato presentato il progetto Lambrate Streaming , vincitore del bando internazionale   Reinventing Cities, per l’area dello Scalo di Lambrate; il bando, indetto dal Comune insieme a C40  prevede l’alienazione o la costituzione del diritto di superficie di siti da destinare a progetti di rigenerazione urbana in chiave sostenibile.

Il Municipio 3 nel 2017 aveva attivato un  percorso articolato di consultazione della cittadinanza, con 3 incontri pubblici, un sopralluogo aperto a cittadine e cittadini, schede da compilare a cura dei cittadini; si erano svolte anche 3 Commissioni Territorio e affari istituzionali; in conclusione di questi passaggi era stata approvata una deliberazione di indirizzo riguardo alla trasformazione dello Scalo di Lambrate che si può trovare qui. Come vedremo, varie indicazioni del Municpio sono state accolte sia nella fase di bando che in quella progettuale.           

L’area dello Scalo di Lambrate era forse una delle più difficili da reinventare, una striscia di terreno lunga e stretta, che si sviluppa lungo il rilevato della ferrovia, chiusa a sud da un muraglione.

Questa proposta a mio parere è riuscita a vincere questa sfida. 

E' prevista una edificazione lineare, lunga striscia di edifici che si sviluppa in modo sinuoso da nord a sud con appartamenti esposti a est ed ovest e un'altezza conforme a quelle degli edifici circostanti

Saranno realizzati 307 appartamenti  di edilizia convenzionata, in acquisto, locazione a riscatto, canone sociale e per studenti: rispondendo così alla domanda di case a prezzi accessibili, che richiameranno soprattutto le giovani famiglie.  L’indice edificatorio è stato ridotto rispetto alle previsioni iniziali già in fase di bando, come era stato richiesto dal Municipio 3.

Fra l’edificato e la ferrovia vi è il cuore del progetto, un parco pubblico di circa 41.500 mq, pari al 64,8% dell’intera area, che si estende per tutta la lunghezza,  dove saranno piantati circa 900 alberi.

Tale estensione del verde tiene conto di quanto proposto dal Municipio 3 sia per l'ampiezza della superficie che per la collocazione:  un verde non frammentato con una cortina di alberi verso il rilevato ferroviario, con lo scopo di ridurre il rumore. 

Il parco nella parte a ridosso del rilevato ferroviario avrà una caratterizzazione di natura selvatica; grazie alla  convivenza di alberi tipici della Pianura padana, arbusti, felci. licheni e muschi, si creerà un habitat che può essere definito Foresta, come ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione Gloria Montini, dello Studio Giorgetta, che ha curato gli aspetti paesaggistici.

E poi verso le abitazioni è previsto un verde urbano per la fruizione di persone di tutte le età, con spazi gioco, attrezzature sportive, aree cani, ed anche spazi per l’orticultura e l’agricoltura urbana, che lo connetterà con l’adiacente Giardino Condiviso di San Faustino.

Verde e orticultura verticale anche nelle balconate degli edifici e sui tetti, dove potranno essere realizzate culture idroponiche.

Lo spazio urbano sarà scandito da tre piazze di identica forma e collegate tra loro, le due laterali mantenute a verde; 2 piazze più piccole, alle estremità saranno di collegamento al quartiere esistente, che sarà connesso ai nuovi spazi urbani anche attraverso numerosi porticati che attraversano l'edificato.  

La vocazione del quartiere sarà fondamentalmente ciclopedonale:  percorsi pedonali e piste ciclabili – ed  una strada sinuosa che l’attraversa da nord  a traffico limitato. 

Ai piani terra si collocheranno i servizi per il quartiere di Lambrate, studiati in una progettazione che ha preso le mosse proprio dalle proposte che aveva fatto il Municipio nella deliberazione prima citata, come ha rilevato Giuliana Gemini, del Consorzio Poliedra-del Politecnico di Milano, che ha curato gli aspetti socio-partecipativi: negozi di vicinato, un co-working con servizi per la conciliazione, spazi per start up, spazi per i servizi sociosanitari, luoghi per l’aggregazione dei giovani e per la cultura; spazi di distribuzione  per i Gruppi di acquisto Solidale (GAS) e un Food Hub che potrà essere utilizzato per la distribuzione di quanto raccolto dagli orti urbani e per l’allestimento di un Mercato Agricolo.               

L'Arte avrà un ruolo importante in questo  spazio urbano rigenerato:   l'artista Giorgio Milani, conosciuto per la sua arte di “poesia visivo-oggettuale” , come è stata definita, curerà la trasformazione del muraglione della ferrovia in un luogo d’arte, poesia e cultura.

Da ultimo, ma fatto non meno importante, quello che è stato presentato non è il progetto definitivo: esso sarà perfezionato attraverso un processo di partecipazione che interesserà il Municipio 3, la cittadinanza e l’associazionismo attivo nella zona. Dunque al lavoro!

Questo il team multidisciplinare che ha presentato il progetto: capofila Sant’Ilario Società Cooperativa Edilizia coordinata da Caputo Partnership International srl (Masterplan e Architettura) e composto da Tekne Spa (Ambiente, Strutture, Impianti), Pro Iter srl (Mobilità e Infrastrutture), Studio Giorgetta (Paesaggio), Consorzio Poliedra – Politecnico di Milano (Processi socio-partecipativi), Ernst&Young e Ambiente Italia Progetti srl, l’avv. Guido Bardelli e l’artista Giorgio Milani. 

Maggiori informazioni sul Progetto qui

Le immagini sono tratte dal Sito del Comune di Milano.


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4 June 2021